Qui di seguito ho il piacere di riportarvi una poesia che ho trovato in internet,scritta da un poeta
amatoriale.
Gigante
È il masso
Che trascino.
Sisifo
Trasportava Piume.
Inaudito
È il mio
Tradimento.
Elena
Era dolce
E innocente.
D’acciaio
È l’anima
Che mostro.
Vulcano
Forgiava
SpadeDi legno.
Infinito
È l’oceano
Che combatto.
Ulisse
Navigava
In una pozza.
Tenebroso
E profondo
È l’inferno
Che attraverso.
Orfeo
Camminò
Nei campi elisi.
Mortale
È il tonfo
Che mi attende.
Icaro
Cadeva
Da un arbusto.
Dolorosa
È la morte
Che ogni giorno
Sopporto.
Prometeo
Fu condannato
All’eterno Piacere.
Atroce
È il supplizio
Che mi uccide.
Didone
Spirò
Senza soffrire.
Immenso
È il peso
Che sopporto.
Atlante
Sollevava
Un granello
Di sabbia.
Orrende
Sono le pene
Che oggi
Devo affrontare
Per nascondere
Agli uomini
L’Amore
Che gli
Déi
Mi hanno inflitto.
Ariel
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speranza

domenica 18 marzo 2007
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